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CIELI DI GAZA

Cieli di Gaza










Sibili
trafiggono la mente
tracciano il cielo
orientale
cadono 
atterrendo

in verticale
degl'occhi lo sguardo
infante
prima dell'impatto
disfattivo
di vita ancora
...infantile.

Sibili
devastanti
distruttivi
di materia
e umani
da sempre
di pace privi.


Immagine da: Google - Missili

Novembre 2012
 Pino Palumbo
                                                                                                                                             

Commenti

  1. Ben tornato,interessante e significativa la tua poesia Ciao

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  2. Che orrore, e tristezza questi sibili portatori di morte...
    Bravo Pino, sono felice di rileggerti.
    Ti auguro un fine settimana sereno insieme ai tuoi cari.

    RispondiElimina
  3. Pino bentornato...e sei tornato alla grande.
    Poesia immediata e colma di triste realtà. ciaooo

    RispondiElimina
  4. Una bella poesia caro Pino leggendola possiamo immaginare quel popolo martoriato dalle bombe,
    già da troppo tempo. Buon fine settimana.
    Tomaso

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  5. Sono contenta che tu sia tornato Pino, e con una poesia molto contemporanea e di attualita'...io avrei aggiunto qualche verso finale in segno di speranza, perche' solo quando muore quella ci si è arresi definitivamente.
    Buon weekend.

    RispondiElimina
  6. la poesia è senza parole ....atroci parole dove ti si legge tutto te dietro .....e appena ho visto il nome del tuo blog ho tirato un bel urlo ....poi assopito dal titolo del post ...ma sono contenta che sei tornato ...davvero felice .....buon w.e. pino e un abbraccio ....

    RispondiElimina
  7. Pino.. che parole intense. Specchio di una realtà molto triste e dolorosa. Quello che dirò non può certo essere paragonata al dolore di quel popolo.. ma mi consenti, con licenza poetica.. di dire che dentro di me, in questi giorni, grida un cielo di Gaza? Sei bravissimo. Un bacio.

    RispondiElimina
  8. Un componimento di taglio decisamente moderno, non tanto per l'attualità dell'argomento, quanto per la forma e lo stile.
    La poesia infatti può definirsi di tipo minimalista; essa compendia in poche parole una pleiade di concetti sull'atrocità della guerra, testimoniando così la sensibilità e l'impegno civile dell'autore.
    Bentornato Pino!

    RispondiElimina
  9. Ciao Pino allora non ci ai abbandonato?
    Profonda questa poesia su questa ignobile guerra senza fine

    ciao buon fine settimana

    Tiziano.

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  10. Attuale, purtroppo, tristemente attuale. Hai dato sfogo alla tua ispirazione ...un abbraccio

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  11. Ciao Pino, che felicità, sei tornato! Mi dispiaceva tanto non incontrarti più in questo piccolo , grande mondo dei blog.
    Da brividi la poesia, quei sibili entrano nel sangue e nella mente.
    Un abbraccio, buon fine settimana.
    Antonella

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  12. Parole struggenti che rendono appieno l'orrore della guerra.
    Bentornato!
    a presto

    RispondiElimina
  13. Mi fa piacere rileggerti Pino, con questi tuoi nuovi versi molto attuali e sentiti.
    Spero che questo significhi che ci hai ripensato...
    Buona domenica.

    RispondiElimina
  14. Bentornato, Pino!

    I tuoi versi rendono pienamente l'idea della bruttura della guerra.

    Li pubblicherò sul mio blog.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ne sono felice Gianna...spero che rendendo più visibili "scritti" su questo argomento...ci renda più sensibili alle atrocità che si subiscono...soprattutto i bambini!
      Grazie per il bentornato...ci riprovo, ma credo perà che non riuscirò ad essere presente come in passato...
      Buona serata.

      Elimina
    2. L'importante è che tu ci sia, anche solo col pensiero.

      Elimina
  15. Ciao, sono felice che non te ne vai del tutto. ^_^
    Ma perchè è così difficile la pace..non lo capirò mai..
    Grazie per la tua sensibilità. Un abbraccio :)

    RispondiElimina

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Leggerlo sarà per me un piacere. Grazie.

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