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Visualizzazione dei post da giugno, 2015

IL TRENO DELLA MATURITA'

17 giugno  Questa mattina è partito il treno della maturità . C'è chi alla stazione ci è arrivato un po' di corsa e su quel treno è salito con un po' di affanno, c'è chi invece ci è arrivato, come te Federico, con calma e tranquillità e si accinge a "godersi" questo breve ma elettrizzante viaggio, certo che raggiungerà piacevolmente la sua "meta". E questa è già la prima "prova di maturità" che si è superata.  Le "stazioni" sono piene di passeggeri un po' ansiosi, carichi di speranza, ognuno con le proprie aspettative e pretenziosità. Si respira la vostra "giovane trepidazione". Ricordate comunque che è, e sarà, un evento di cui parlerete per tutta la vita. Abbiate quindi delle piacevolezze da raccontare ai vostri figli. AUGURI A TUTTI I MATURANDI! CHE POSSIATE SUPERARE LA VOSTRA PROVA, PER ENTRARE "NELL'EMISFERO DEI GRANDI", CON SERENITÀ E ... ALLA GRANDE! E ora ... si comincia!

PERMETTETE UNA DOMANDA?

Permettete una domanda? Secondo voi il dispiacere e soprattutto ... " il dolore " , è contagioso? E' un quesito che è un po' che mi gira per la testa e non nascondo di essere un po' confuso. Sì confuso perché ho l'impressione che sia contagioso e soprattutto incurabile ! Mentre ho sempre pensato che l'antidoto, le medicine per il dolore , quello dell'anima e del cuore intendo, esistono e siano ... una carezza, una parola, un sorriso come solidarietà, condivisione, allegria e conforto . E il veicolo, il contenitore biologico di queste "medicine", ho sempre creduto e ne sono tuttora certo, ne siamo noi stessi. Certo bisogna prima "scartare" (qui il termine si intende come aprire e non "mettere da parte") la confezione dentro la quale riponiamo queste medicine "salvacuore-salvaanima". La confezione si chiama "Amicizia"! Nel brevissimo "bugiardino" (strano a dirsi, solitame

POST DI RINGRAZIAMENTO

Premetto che il post che leggerete dopo questo, è stato scritto prima del presente. Ritengo però che sia per me doveroso e di infinito piacere ringraziare tutti voi per il sostegno e anziché rispondere ad ogni vostro commento lasciato in questi ultimi mesi, ho pensato fosse meglio un post appunto. Era fine febbraio da quando " la bestia " si è insediata in lui e dal post del 3 marzo, da " Ti vedo andar via " (salvo alcune "pause" scritte per distrazione e allentare lo sconforto), sono stati post di tristezza, rabbia, impotenza... In quel post i verbi della poesia erano ancora scritti al presente ...ora sono diventati ..."tempi al passato". In una strofa di quella poesia scrivevo: "... Dio!... quanto sono arrabbiato! Ho sempre pensato  che "Lei"... ti avrebbe teso la mano e lenta... ti avrebbe accompagnato ... "  Lei, mia mamma, tua moglie e non una  "... bestia feroce e famelica, affamata di linfa vitale

BISOGNA PERDERSI PER RITROVARSI

Guardate questi ragazzi.... Sono compagni di scuola, ragazzi di una classe di tanti anni fa. Ragazzi che pensavano soprattutto a divertirsi spensieratamente, ad ogni piccola occasione...come una pronuncia in inglese un po' strampalata, un termine in un italiano improbabile o, perché no, un'interrogazione andata male (e questi riferimenti NON sono assolutamente casuali! Molti di noi ci si sono riconosciuti ...) Erano ragazzi che forse non avevano ancora nemmeno il "loro sogno nel cassetto" , che forse non avevano nemmeno la minima idea di ciò che sarebbe stato il loro futuro . Ragazzi di "belle speranze" certamente, ma ciò che importava di più era l'oggi...massimo il domani.  Nessuno di certo pensava cosa e chi sarebbe stato 35 anni dopo!  e io non ho voluto chiederlo a nessuno di loro; poco m'importa sinceramente se qualcuno di noi abbia o meno raggiunto i propri obiettivi o soddisfatto le proprie aspettative di vita. Quel ch