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IERI...OGGI...DOMANI. E IL FUTURO!

..."film mentale" di un uomo in riflessione...

Si può lasciar "andare alla deriva l'ieri"?

So che il passato non può più essere modificato e sarebbe inutile ripercorrerlo continuamente, tanto quello è stato e quello resta! Già!...quello resta...ma quante cose belle, entusiasmanti, emozionanti, piacevoli, magnifiche, stupende, esilaranti, sublimi, romantiche... si sono vissute? Anche quelle bisogna far andare alla deriva? No, penso che quello "ieri" debba essere sempre presente e rivissuto ogni qual volta il nostro "io" lo richieda, quando se ne ha necessità, quando serve un po di "carburante" al nostro spirito.
Ebbene è vero, il passato non può essere cambiato in quanto tempo già esistito, vita già vissuta, ma penso che possa migliorare l'oggi e il domani.

Un uomo che "riparte dall'oggi...trovando nuovi stimoli solo nel presente e nel futuro" rinnegando il proprio passato, è un uomo senza storia, senza vissuto, senza esperienze e mai raggiungerà una certa e auspicabile saggezza. E quest'ultima la si raggiunge anche (se non soprattutto!) ripercorrendo quanto di brutto e negativo si è vissuto in passato. Così credo si debba imparare soprattutto dal proprio "ieri". E in questo voglio essere "attivo" e non solo "accettare quello che più non è!" Voglio scandagliarlo, affinché lo possa utilizzare per migliorare il mio oggi e il mio domani. Voglio dallo "ieri" trovare "nuovi stimoli" per il (e non "nel") presente e per il (e non "nel") futuro.
Qual'è però il "vero futuro" della nostra esistenza... il domani? E quello che si vive oggi, non è forse la proiezione del "futuro di ieri?" Pensateci bene! Non potremmo quindi dire che oggi stiamo già vivendo il nostro futuro? O addirittura che abbiamo già vissuto il nostro futuro... ieri? Sì, perché se lo inseriamo in questa logica, anche ieri è "futuro"! Il futuro dell'altro ieri...

Questo girotondo di riflessioni so che fa girare la testa, ma "CHI" asserisce che è meglio far "andare alla deriva il passato, quello che più non è...chiudere la porta allo "ieri" e ripartire dall'oggi", dovrebbe riflettere e prendere in seria considerazione che quest'oggi è propriamente il futuro di ieri e sarà il passato del domani! Seguendo questa teoria dovremmo allora chiudere la porta anche all'oggi, in quanto passato del domaniCambiamo la prospettiva e possiamo dire che lo "ieri" non è solo il passato dell'oggi, ma è anche il domani dell'altro ieri! L'oggi non è solo il presente, ma è il futuro di ieri e il passato del domani! ...E il domani sarà certamente il futuro di oggi, ma anche il passato del dopodomani!

Ieri...l'altro-ieri, oggi, domani...dopodomani ... e il futuro!

Quindi...?




La piuma del tempo

Volteggia leggera
la piuma del tempo
finché con armonia
e delicatezza ...
si poserà
sulla nostra vita.
Pino Palumbo
25 Febbraio 2014
......
Volteggia leggera
la piuma del tempo
finché con melodia
e dolcezza...
si staccherà
dalla nostra vita.

Pino Palumbo
4 Giugno 2014

.

Commenti

  1. Ciao Caro Pino.
    Delicate e leggere rime proprio come la piuma della nostra vita
    un caro affettuoso saluto

    Tiziano

    RispondiElimina
  2. Riflessioni filosofiche non indifferenti che mi trovano in perfetto accordo. Non dimentichiamo del passato perchè il passato è l'oggi di domani...Un saluto grande. ciaooPIno

    RispondiElimina
  3. Di solito dimentico il passato con facilità, sia per le cose brutte che per le belle. Forse vivo troppo per il presente.

    Buona giornata!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Io invece...forse vivo troppo il presente in funzione del passato.
      Grazie Kylie.
      Ciao

      Elimina
  4. • Il singolare lo e il plurale gli si usano:

    – davanti a parole che cominciano con i o j + vocale (pronunciate, cioè, come ➔semiconsonanti), con gn (gnomo), con s + consonante, con sc (sci), con x, y, z e con i gruppi pn e ps

    lo iettatore

    gli juventini

    lo gnocco

    gli storici

    lo sciocco

    gli xilofoni

    lo yen

    gli zii

    lo pneumotorace

    gli psicologi

    – davanti a parole che cominciano con una consonante + consonante diversa da l o r

    lo pterodattilo

    gli ’ndranghetisti

    RispondiElimina
  5. Non e' una critica ma per dare un significato alla scrittura....mi scuserai

    RispondiElimina
  6. Certo che ti scuso...mi sarebbe piaciuto sapere però "CHI" devo scusare e poi capire come si scrive, secondo "TE" ... "il" ieri?

    È oggi (Pablo Neruda)

    È oggi... tutto l'ieri andò cadendo
    entro dita di luce e occhi di sogno,
    domani arriverà con passi verdi ...

    e poi non me la ricordo più! ... comunque sia, che facciamo mettiamo in discussione "il maestro" ...o lo attribuiamo come una licenza poetica il suo "L'IERI" ?

    Grazie comunque per il tuo intervento...In effetti avrei scritto semplicemente ieri senza articolo, ma volevo fosse proprio una citazione diretta e mi sembrava così un modo di rafforzare il concetto.

    Ciao.

    RispondiElimina
  7. Una poesia sul tempo e sui rapporti che esso "intrattiene" con gli esseri umani.
    Le esperienze compiute ci seguono e ci sorreggono, finché si dissolveranno, scomparendo assieme a noi.
    Brano breve, minimalista, ma non per questo incompleto e comunque capace di tratteggiare l'animo di chi vive la vita, attento a coglierne ogni attimo ed ogni più minuta manifestazione.
    Il legame con le riflessioni di apertura sta nel principio di continuità, che sorregge ogni essere umano e dà senso compiuto all'esistenza.

    P.S.
    [Non intendo entrare nella discussione sull'aggettivo giusto da usare per l'avverbio "ieri"( sancito per altro dalla grammatica italiana) ma vorrei sottolineare che le tendenze linguistiche più recenti (suffragate per altro dall'adozione di neologismi, espressioni esterofile ed acronimi da messaggeria telefonica) tendono a dare importanza non tanto al *come* si comunica, ma a *ciò* che si comunica]

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Antonio per le tue competenti considerazioni. Cogli sempre le sfumature del messaggio che i miei versi vogliono trasferire al lettore. E tu sei un lettore molto attento e sensibile ogni volta.
      Sono davvero grato a te per le visite che ancora mi rivolgi e che perduri una stimata amicizia, nonostante la tua attuale estraneità al web.
      Grazie.

      Ciao Antonio...avrei davvero voglia di fare qualcosa di "intelligente" nel web, ma ultimamente trovo veramente pochi interlocutori rivolti versa questa direzione...tranne alcune eccezioni che tra l'altro sono presenti in questa pagina.
      Un saluto cordiale.

      Elimina
  8. Rispondo al lettore qui sopra .E' importante cio' che si comunica...ma la grammatica cosa dice? Infatti precisavo che non era una critica ..anzi. Del resto cosi non suona bene. E poi non si trattava di usare un "aggettivo" giusto ma un "articolo" giusto. La lingua ha le sue regole ...al di la delle licenze poetiche e non ero entrato nel merito dello scritto ma suggerivo una banale regola che avrebbe dato anche un suono migliore al tutto. Mha ognuno scrive come gli pare...ma rimango della mia idea che e' quella grammaticale.Saluti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. il "lettore qui sopra" che ho l'onore di conoscere di persona non è entrato nel merito e ti ha dato pure ragione... richiamando le stesse regole grammaticali a cui fai riferimento tu... evidente che si è sbagliato... voleva scrivere "articolo" e ha scritto "aggettivo"
      ciauuu ;)
      esmeralda

      Elimina
    2. Sono contento "Sig. Anonimo" che il dibattito sia di tuo interesse. Avrei gradito però:
      1° Avere un "eventuale" tuo parere o opinione su quanto scritto nel post, sarebbe stato più gratificante per me, come per chiunque altro scrive...
      2° Io lascio libertà di pubblicare anche in "Anonimo", ma dal momento in cui viene intrapresa una continuità nella comunicazione, se vogliamo anche con una punta di polemica, con miei "abituali" lettori, allora riterrei davvero opportuno che l'autore delle considerazioni si firmi.

      Tutto ciò lo scrivo senza alcuna polemica a mia volta, ma essendo io titolare di questo blog, sono io che detto le regole e a tutele dei miei lettori ti chiederei di rendere nota la tua identità, se non hai nulla da nascondere, quantomeno potresti almeno comunicarmela via mail, per mia personale conoscenza...cosa ne pensi?

      Ciao...e spero davvero che potrai soddisfare "la mia curiosità"...ci conto!

      Elimina
  9. Il passato è importante perchè fa di noi quello che siamo oggi e che saremo domani, è nel passato che affondano le nostre radici. Lasciando andare alla deriva il passato saremmo incompleti.
    Come sempre la tua poesia mi regala spunti di riflessione da condividere con chi mi sta vicino!
    Un abbraccio e grazie.
    Xavier

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Leggo che ti trovo concorde con quanto ho cercato di esprimere con le mie "personalissime" considerazioni e opinioni.

      Quello che più mi gratifica, caro Xavier, è che le mie poesie suscitino in te spunti di riflessione; in te che di spunti ne dai parecchi a tua volta, anche "solo(?)" con esempi di vita...la tua.

      Cia Xavier...buon tutto di cuore.
      A presto.

      Elimina
  10. Pino, le tue riflessioni si apparentano ad alta filosofia e le accompagni anche con un'ottima poesia. Ciao e buona settimana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Elio...per la somma considerazione che dai alle mie riflessioni, ma più che apparentarsi ad alta filosofia (troppo buono!), direi che sono semplici e pure "elucubrazioni" di un uomo abituato ad analizzare gli aspetti della vita.

      Ciao Elio e a presto.

      Elimina
  11. Vorrei ringraziare e salutare tutti voi "eccezioni" del mio intendere "web"...presenti in questa pagina...
    (leggi mia risposta a Guard. del Faro).

    Un abbraccio a tutti.
    Ciao.

    RispondiElimina

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Leggerlo sarà per me un piacere. Grazie.

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