Ieri ho percorso un itinerario che sovente faccio per motivi di lavoro. Attraverso la "precollina" e collina di Torino, da Moncalieri attraverso Pecetto e qui non ho potuto fare a meno di fermarmi nel piazzale centrale del piccolo paese torinese, famoso per le sue ciliege e "assorbire" pur conoscendo bene il paesaggio, questa meravigliosa vista! ... e vi garantisco che dal vivo era ancora più splendida.
Guardate che spettacolo!

Risalgo a malincuore sull'auto e con la mia amica inseparabile, la musica dell'autoradio, proseguo per Chieri prima e Pino Torinese poi. Bucando la collina nel mezzo, passando attraverso il Traforo del Pino, scendo giù per il serpentone grigio d'asfalto, planando dall'altra parte di Torino. Qui ieri prima d'inoltrarmi nella caotica città, mi son fermato un attimo per... capirete tra qualche riga...
E' un itinerario veramente rilassante e ieri con la splendida giornata che c'era, lo è stato ancora di più. Durante i miei spostamenti in auto, mi immergo nei miei pensieri, cerco di trovare soluzioni ad eventuali problemi, faccio programmazioni, mi rilasso semplicemente a volte e ...rifletto. Alcune volte queste riflessioni s'insinuano con più incisività nella mia mente e diventano invasive.
Ed è allora che spengo l'autoradio, come ho fatto ieri, per "ascoltare" meglio i miei pensieri. Li ho appuntati nella mia mente e, per non dimenticarle, prima di entrare nella città mi sono fermato e ho scritto le mie riflessioni.
Queste (e questa era proprio la canzone che stavo ascoltando prima di spegnere la radio):
Queste (e questa era proprio la canzone che stavo ascoltando prima di spegnere la radio):
Intermezzo
Un lieve pensiero
s'insinua nella mia
astratta dimensione
e l'illogicità
diventa logica
nella sua irrazionalità
e come nell'astrattismo
di alcuni dipinti
ha un celato senso
che senza scetticismo
e solo con la ragionevolezza
si potrebbe cogliere
ma difficile è l'introspettiva
se non ci si abbandona
al lieve pensiero
di ricerca del senso
di ragione e soavità di vita
e di recondita leggerezza
di dimensioni eteree
di vita sfiorata
che sorvoli
sopra l'apatia
e sussulti appena
sopra la follia
d'abbandono emozionale
e ricerca gravitazionale
come se e solo
vibrando nell'universo ci sia
motivazione esistenziale.
'Ché non sia
sospensione di vita
mi appendo
ad un lieve pensiero ...
ed è ancora intermezzo.
s'insinua nella mia
astratta dimensione
e l'illogicità
diventa logica
nella sua irrazionalità
e come nell'astrattismo
di alcuni dipinti
ha un celato senso
che senza scetticismo
e solo con la ragionevolezza
si potrebbe cogliere
ma difficile è l'introspettiva
se non ci si abbandona
al lieve pensiero
di ricerca del senso
di ragione e soavità di vita
e di recondita leggerezza
di dimensioni eteree
di vita sfiorata
che sorvoli
sopra l'apatia
e sussulti appena
sopra la follia
d'abbandono emozionale
e ricerca gravitazionale
come se e solo
vibrando nell'universo ci sia
motivazione esistenziale.
'Ché non sia
sospensione di vita
mi appendo
ad un lieve pensiero ...
ed è ancora intermezzo.
Qui un altro post su: Torino ricco anche di fotografie
Se non l'avevi già letto...
Ora mi fermo e ...
Buon Weekend a tutti.
©Pino Palumbo
15 Maggio 2014
Foto di: ©Pino Palumbo
.
Che emozioni, Pino.
RispondiEliminaGrazie
sinforosa
Dettate da un paesaggio non comune queste riflessioni poetiche denotano un notevole appagamento d'animo, anche se momentaneo, ma valido assai per una preziosa creatività interiore...
RispondiEliminaSplendide immagini e versi, Pino, un caro saluto, silvia
riflessioni poetiche in un momento particolare,ispirato dal paesaggio
RispondiEliminabelli entrambi
buon fine settimana Pino
sai che sono sempre molto schietta....posso dire che non mi piace questa tua poesia? Hai secondo me esagerato con le parole per così dire "grevi" e mischiate con altre per cos' dire "leggere"...c'è una specie di difficoltà oggettiva nel leggerla.,,,una musica che si interrompe spesso. (non me ne volere...eheheh) ciaooo PIno e buona domenica
RispondiEliminaTutte le righe che hai scritto emanano una lievità poetica. I tuoi pensieri che si rincorrono leggeri come le nuvole in un concatenarsi morbido senza rigidità che dà appunto il senso del girovagare della mente tra riflessioni e "lievi pensieri".
RispondiEliminaErmeticissimo.
RispondiEliminaE molto difficile, x me, stavolta, provare a capire...
- Non vado matta x questa città, x le ragioni da te
esposte nel post di cui hai segnalato il link :
"Ho sempre considerato Torino una città “fredda” (...)
dal punto di vista relazionale.
Una città “chiusa” a riccio come per autodifesa dal
mondo esterno.
Ma questa era la mia sensazione del passato!
Oggi devo ammettere che apprezzo molto di più Torino.
(...) Probabilmente ho modificato le mie prospettive
d’osservazione e valutazione" ...
... evidentemente per me a tutt'oggi così non è,
che sia o meno un mio limite.
Continuo a vedere lei e i suoi abitanti (con le debite eccezioni,
ovviamente) con il tuo punto di vista d'un tempo.
Ma devo ammettere che, escludendo di parlare delle persone,
ci sono luoghi a dir poco ameni, come quelli da te qui condivisi.
Elton John, invece, non mi stanco mai d'ascoltarlo ...
Ti abbraccio, sereno we (quante volte ce lo siamo già detti ?!?
Ahahhah !!! )
* Ciao *
Buon fine settimana caro Pino, con la speranza che il tempo ci lasci vedere il sole..
RispondiEliminaTomaso
Caro Pino i tuoi versi si rincorrono in una spirale di riflessioni e considerazioni che sembra non aver una via d'uscita , alla fine l'emetismo si dipana e scioglie il dubbio e tutto sfocia nella leggerezza dell'immaginario. Una lirica decisamente diversa dalle tue solite espressioni, ma molto particolare ,sembra quasi il testo di una canzone. Buona domenica
RispondiEliminaBelle foto e interessante anche quest'istantanea dei tuoi pensieri.
RispondiEliminaBuona domenica
enrico
Ciao Pino, questo verso mi ha colpito particolarmente "vibrando nell'universo ci sia
RispondiEliminamotivazione esistenziale". Io amo la montagna, ogni volta che riesco a tornare a casa mi rifugio in quelli che considero i miei boschi, solo tra i grandi alberi e solo guardando le montagne che mi circondano avverto le vibrazioni dell'universo.
Un saluto
Xavier
Non può non essere fonte di ispirazione, tale spettacolo, per la tua anima delicata.
RispondiEliminaGrazie a tutti per essere passati...
RispondiElimina@Sinforosa che si emoziona a leggere i miei versi...forse perché è una nuova lettrice di Vita e Poesia
@Silvia che esprime gradimento....forse perché i versi si avvicinano al suo stile ermetico di scrivere
@Gabe che percepisce il" momento particolare", ma che attribuisce erroneamente l'ispirazione dei versi al paesaggio
@Ambra che ha "afferrato" tutto ilo senso dei miei versi...ancora una volta
@Maddy che li ritiene ermeticissimi e difficili per lei, ma forse non ha ..."provato a capire"
@Tom che con i suoi commenti sembri a volte non c'entrare molto col post, ma quanto fa piacere leggerlo sempre e costantemente (CIAO TOM!)
@Cetty che come Ambra ha compreso il senso...forse "ha provato a capire"...ed ha giustamente dipanato l'ermetismo, scoprendo dove andava a sfociare "...nella leggerezza dell'immaginario.."
@Zio che trova sempre (o quasi?) interessanti le "istantanee dei miei pensieri" (poetica questa tua definizione!)
@Xavier che ritrovo dopo molto tempo e con piacere leggo le sue considerazioni e il gradimento...forse il verso da lui maggiormente apprezzato è anche il mio...
@Sandra che dopo la sua interruzione, leggo con moltissimo piacere e mi confonde con il suo "anima delicata" ...non lo sono Sandra!
@Carla che sa che con me può (anzi deve!) usare tutta la schiettezza e sincerità possibile, come lo sanno tutti quelli che mi seguono e che mi conoscono da un po. Sai che accetto TUTTE le critiche (anzi spero che ce ne siano, piuttosto che no!). Mi chiedi se puoi dire "che non ti piace" e sai già che la mia risposta è SI', mi scrivi anche che "...c'è una specie di difficoltà oggettiva nel leggerla...una musica che si interrompe spesso..." in contraddittorio però con quasi tutte le altre "voci"...e, ad esempio, c'è chi scrive che "...sembra quasi il testo di una canzone..." (Cettina), o che emanano "... una lievità poetica..." (Ambra). Conosco la tua indole "critica" volta sempre però ad esprimere considerazioni "costruttive" e anche questo ne è il caso...e poi il bello è...che ognuno abbia la libertà di esprimere le proprie valutazione...altrimenti che libertà d'opinione sarebbe!?...e io la VOGLIO sempre questa libertà, lo sai Carla, e come voglio che ci sia per me, la DEVO CONCEDERE agli altri. E rasserenati...NON TE NE VOGLIO!...ehehe...fossero tutti onesti e "schietti" come te nelle valutazioni!....
@Tutti quelli che sono passati, hanno letto (e spero gradito) e che non hanno lasciato nulla...ma spero che i miei versi lascino sempre qualcosa in loro.
Ciao a tutti.
Ciao Pino,
RispondiEliminail paesaggio, la musica, può avere quest'effetto..quando si crea l'atmosfera perchè tutto è armonioso e ci si ritrova capapultati in un'altra dimensione..nasce il bisogno di ascoltarci, di entrare in contatto con il nostro io più profondo..ed ecco allora che possono nascere riflessioni come le tue...
Lirica molto particolare, che ho apprezzato. Buona giornata a te, Stefania