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NON SPIEGO MAI UNA MIA POESIA. VUOTO EMOZIONALE CREDO CHE DEBBA ESSERE SPIEGATA.

Non spiego mai una mia poesia, a meno che non mi venga chiesto. "Vuoto emozionale" credo che debba essere spiegata. Aprendo il blog oggi ho ravvisato che forse poteva essere fraintesa o essere stata mal interpretata. Comincio col dirvi che non è assolutamente una poesia autobiografica e che nemmeno voglia istigare al suicidio. Vi pare mai possibile che uno (io) che solo l’altro ieri nella sua ultima poesia scrive questi versi:

“…Sulla luna io e te

a disegnar

sogni e speranze

dei nostri anni

a divenire ...

a sognare

giorni che ancor

dovranno essere

e che i nostri cuori

dovranno ...

ancora innamorare.

Sulla luna con te

...mani nelle mani

... occhi negli occhi

a lume di candela

... ad innamorarci

... ancora! “


possa pensare ad un epilogo della sua vita, o di qualsiasi altro essere vivente, così tragicamente, definitivamente e soprattutto spontaneamente procurato? Io che solitamente scrivo le mie poesie “votate” alla vita, all’amore, al positivo! E’ forse allora vero che tramite il web non ci si conosca mai profondamente e che quando si scrive il contrario, si ha solo l’illusione che sia così e nient’altro?(!)


Leggo i vostri commenti e, facendoli miei, ne traggo le seguenti considerazioni:


La mancanza di amore e di prospettive per il futuro, ci fa mancare la voglia di fare tutto e ci impregna la vita di tanto sconforto, di perpetuo e infinito dolore. E’ vero che quando l’amore è assente, nulla può esistere! E’ altrettanto vero che si può, anzi si deve!…amare la vita…sia che si abbia una persona affianco, oppure no. E’ altrettanto vero che quando si è nella “profonda solitudine” si attende un appiglio, un battito d’ali che faccia tornare tutto com’era, che ci stimoli ad amare la vita stessa! Ma se non si ha alcun interesse per nessuna “alternativa”, perché oramai non si ha e non si vuole più avere il tempo di viverle le alternative, allora può anche non essere così atroce morire! Non è detto che chi prova questo stato d’animo così profondamente sconfortante, immediatamente dopo “si toglie la vita!” Può anche non essere necessario “togliersi la vita”, perché ami ancora te stesso! anche se non hai più nessuno che ti vuole bene d’amare! Lo so questo può essere un caso estremo o forse improbabile! ma…

SOLITUDINE TOTALE
(Prima parte)

La mancanza d'amore
elude la voglia di vivere
impregna la vita
di sconforto perpetuo
e infinito dolore.
La solitudine totale
se accompagnata
da rassegnazione
dolce e appagata uccide
l'idea di togliersi la vita.

Arrivo alle spiegazioni: ieri ho incontrato una “nonnina” molto anziana e “incrociando” il suo sguardo per qualche minuto, ho letto nei suoi occhi una “solitudine totale”, accompagnata allo stesso tempo da una rassegnazione dolce e forse appagata. La guardavo con dolcezza, quasi con commozione e riflettendo ho pensato quei versi, che nella mia mente erano però inizialmente delle domande. Provate a mettere alla fine dei 3 versi il punto interrogativo e cercate di dare voi una risposta. Scrivendo quelle mie riflessioni, emozioni, io ho pensato di togliere quei punti interrogativi e che le domande stesse sarebbero state le risposte che io attribuivo loro.



La solitudine per la verità la si può trovare in tante situazioni e non necessariamente deve essere determinata da una situazione di vita come quella da me incontrata nella nonnina di ieri. Alcuni di voi, tra le righe, hanno intuito questo “significato”, altri no.

La mia conclusione è che: quella nonnina probabilmente non pensa assolutamente di “togliersi la vita”, ma proviamo a considerare che per lei possa essere …“serenamente e dolcemente attesa … la fine di essa!" … così … semplicemente!

SOLITUDINE TOTALE
(Seconda parte)

Allora serenamente
e dolcemente s'attende
...così...semplicemente
come uno sbatter di ciglia
o d'ali d'una farfalla,
come un sol battito di cuore
o come un lieve sospiro,
come un fugace pensiero
o una remota illusione
...la fine della stessa vita.

Ora…non credete anche anche voi che nemmeno per Lei sarebbe poi così…”atroce morire”?…


P.S.: Dimenticavo ... "Vuoto emozionale" è anche il vuoto che è rimasto dentro di me ...dopo!


Pino Palumbo

Foto di: Pino Palumbo 
Zia Maria 99 anni - Anno 2007








Commenti

  1. Ciao Pino, nessuno penso abbia pensato ad una poesia autobiografica, appunto perche' sei una persona solare, ognuno le poesie le interpretata secondo le proprie esperienze,le proprie intuizioni non sempre si riesce ad entrare perfettamente in sintonia con il poeta, il senso sembrava questo, non tanto il suicidio, ma si delineava una situazione penosa,triste, ciao a presto rosa, buon pomeriggio...

    RispondiElimina
  2. Caro Pino, le tue poesie, credo che non abbiano bisogno di nessuna spiegazione!!! Sono così tanto chiare ed emozionanti che ti tuffi dentro e le puoi assaporare fino in fondo.
    Ciao e buona pomeriggio caro amico.
    Tomaso

    RispondiElimina
  3. Cara Rosa questo mio post vuole solo ridisegnare quella sintonia ... Condivido...davvero una sensazione penosa ...triste.
    Ciao Rosa
    Buona giornata

    RispondiElimina
  4. Ciao Pino, io veramente ho pensato ad una situazione difficile, ma non in direzione del suicidio…
    Ci ho intravisto una persona che stava attraversando un periodo della sua vita molto difficile, dove non gli rimane più niente… affetti… amore… lavoro… e forse avrebbe voluto una mano tesa da qualcuno che lo facesse sentire ancora vivo… ma non ho mai pensato che fosse una poesia autobiografica…
    Comunque fanno riflettere questi due post

    P.S. Io penso che le persone che conosci virtualmente non si potranno mai conoscere fino in fondo, spesso è così anche nella vita reale, figuriamoci in quella virtuale…
    Nel web si crea un rapporto basato solo su testo scritto, manca la componente “leggersi negli occhi” che è una cosa fondamentale per acquisire la totale fiducia.
    Con questo ho voluto rispondere al tuo disappunto dove dici:

    “E’ forse allora vero che tramite il web non ci si conosca mai profondamente e che quando si scrive il contrario, si ha solo l’illusione che sia così e nient’altro?(!)”

    RispondiElimina
  5. Quando nulla sovviene
    e l'amore non palpita
    s'attende con sconforto
    che il giorno abbia termine.

    Quando nulla accade
    e la vita non sussulta
    s'attende dimessi
    che la vita abbia fine.

    Nel vuoto emozionale
    l'occlusione mentale
    ... è rapace
    e il silenzio del cuore
    ... atroce!

    vedi pino quando si vive in un momento come questo in italia dove non c'è manco un giorno che passa senza che si senta al tg di un nuovo suicidio ...allora subito pensi a quello .....perchè quando arrivi a quel punto hai quell'occlusione mentale che ti porta a fare quel gesto .....e cosi pensi ad un grido disperato di una persona ....che sta "impazzendo" davanti ad una sua vita dove non vede nient'altro ......non ho pensato a te ....che tu volessi fare un gesto simile ...ma di un tuo pensiero verso queste persone che si tolgono la vita ......non ha un'età la poesia ...non ha una foto a cui potessimo aggrapparci ....ha solo quello che sentiamo noi tramite quello che leggiamo .....e la tua conclusione ...

    Nel vuoto emozionale
    l'occlusione mentale
    ... è rapace
    e il silenzio del cuore
    ... atroce!

    chi compie un atto del genere ha proprio un'occllusione mentale ...non vede al di la di niente ....neanche a 5 cm del suo viso ...è tutto chiuso e nero ...e pensa solo a quello ......

    a questa frase un pò resto cosi ....

    E’ forse allora vero che tramite il web non ci si conosca mai profondamente e che quando si scrive il contrario, si ha solo l’illusione che sia così e nient’altro?(!)

    perchè se non ricordo male chi ha commentato quel post ero io betty gianna e rosa ....rosa non la conosco quindi su lei non mi esprimo.....ma betty e gianna si ....si certo solo virtualmente ......come penso anche tu ...ma pensare che le nostre fossero parole al vento .....insomma pino ...su loro proprio no .....

    RispondiElimina
  6. Dolcemente e serenamente.
    Al tramonto della vita è questo che ci si augura.
    Un abbraccio Pino...ogni tanto ritorno.
    P.S. : le poesie , hai ragione, non andrebbero spigate.....

    RispondiElimina
  7. Non ho mai pensato che potesse essere autobiografica, Pino.
    Ho provato subito a pensare cosa potesse portare al suicidio...e in questo periodo, ahimè...tante tragedie.

    RispondiElimina
  8. Una poesia che , una volta di più mi dà la conferma della tua grande sensibilità!

    RispondiElimina

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Leggerlo sarà per me un piacere. Grazie.

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