"Cronaca
di un suicidio"
Giardino
pensile
ad
un metro dal cielo
a
cento dalla strada
grigio l'asfalto
variopinto
da piccoli
coriandoli
colorati
le
auto.
Il
vento quasi gelido
mi
raffredda l'anima
e
mi scompiglia
della vita i ricordi
oltre
ai grigi capelli
e
alle emozioni
già
defunte.
e
comincia il volo
ora
l'aria è più violenta
sul
mio viso
sui
miei occhi sbarrati
e
lacrimano;
la
mente mia piange
il
cuore mio duole
gli
amori abbandonati
non
son bastati
l'attimo
è così lungo
o
troppo corto
l'impatto
sarà a breve
il
grigio asfalto si avvicina
è
ormai a un metro
ne
sento d'umido l'odore...
Il
buio improvviso
accogliente e avvolgente
nessun
dolore
nessun
urlo
solo
l'odore d'umido
solo
il sapore
delle
umide lacrime
.........
che
appena risveglio
dal
sonno sento.
Seduto
sul letto
tra
lacrime e sudore
...il
buio negl'occhi
...lo
strazio nel cuore
...lacerata è la mente
...l'urlo
in fondo alla gola
non ha trovato natural sfogo
...per
l'incubo orrendo
appena
vissuto.
Pino Palumbo
scuote le viscere questa! un impatto allucinante...il potere delle parole può essere schiacciante.Molto bella e altrettato terrificante! bravo!!!
RispondiElimina...le ha scosse anche a me le viscere...il mio incubo! Ciao Marina
Eliminao mamma pino ....l'ho vissuto leggendo la poesia .....e senza paole sto....chi arriva a compiere un gesto simile ...trova in me il silenzio ..un silenzio dove nasconde il mio no fermo e deciso .....perchè non siamo noi che dobbiamo dire di no alla vita ...ci è stata regalata e donata ..e noi non possiamo buttarla via ......
RispondiEliminabuon w.e. pino e spero che tu non abbia più questi incubi
...fortunatamente non mi capitano spesso...
EliminaCiao.
Caro Pino, una profonda e sensibile poesia che annuncia qualcosa di tragico: Bella.
RispondiEliminaTomaso
no Tomaso...fortunatamente è solo il racconto di un incubo!
EliminaCiao
Poesia che fa riflettere, purtroppo specchio del periodo che stiamo vivendo.
RispondiEliminaComplimenti.
A presto.
...spero non debba riflettere su questo argomento...era solo un incubo...vero...non finzione poetica
EliminaCiao
Terribile la cronaca di questo suicidio per fortuna sognato e non vissuto. Ma le sensazioni oniriche sono state evidentemente tanto forti da ispirarti una splendida poesia.
RispondiElimina....è stato proprio così Ambra...terribilmente forti!
EliminaCiao
Pino..cosa duole l'animo tuo?
RispondiEliminaMi auguro che non sia un sogn "autodidatta" ma che sia solo sfogo dell'altrui pensiero....!?
Ero lì a cercare di salvarti, intanto che leggevo questa tua angosciante poesia....
Grazie Carla...niente di niente...è un periodo piacevole il mio
EliminaCiao.
Era un incubo, meno male...
RispondiEliminaHo accompagnato il volo fino alla fine, nell'impatto avevo visto la liberazione... da tutto, da tutti.
Sai, ad ogni omicidio di se stessi penso agli ultimissimi istanti, se c'è un pensiero ricorrente, un addio univoco; oppure il vuoto. Lo stesso vuoto che forse spinge ad un gesto così estremo.
Oppure davvero in pochi istanti scorre tutta la pellicola della propria vita, e l'ultimo pensiero è un "the end", ormai irreversibile.
Questo era un incubo, meno male...
Ciao.
eh sì...meno male!...anch'io ho pensato spesso come te...quale sarà l'ultimo pensiero!?!...per fortuna non sono in grado di risponderti...ahahah
EliminaCiao
No dai, uno sfogo l'ha trovato, ti assicuro che con questa poesia l'angoscia che hai sentito per quell'incubo arriva tutta...
RispondiEliminaComunque sognare il suicidio è positivo sai?
Il salto nel vuoto simboleggia il rifiuto di sottostare alle imposizioni, qualunque esse siano e da dovunque provengano...un atto di coraggio e volonta', ma solo se resta onirico!
Buon weekend!
Dony
Beh meno male che mi scrivi qualcosa di positivo Dony...non sapevo che avesse un significato positivo
EliminaCiao e grazie
Ti invito a passare nel mio blog per ritirare un premio.Buon fine settimana,
RispondiEliminaOLGA
ok...ciao
EliminaÈ la seconda volta che vengo a leggere questi versi.... Non trovo le parole per commentare ...posso dirti che mi fa stare male e mi mette in uno stato di immensa tristezza e angoscia...un argomento troppo crudo ! Hai descritto talmente bene e forse proprio per questo sto così male. Un abbraccio grande
RispondiElimina...uno di quegli incubi che sembrano reali...fanno stare davvero male!
EliminaTranquilla Paola...e mi dispiace aver suscitato questo!
Ciao
A volte nella nostra psiche si annidano paure ancestrali di cui siamo inconsapevoli.
RispondiEliminaE' spuntato il sole rallegrati!
Certo...grazie!
EliminaCiao, molto ben strutturato e toccante questo Blog..
RispondiEliminaCi uniamo ai tuoi lettori e se ti va puoi passare da noi e fare altrettanto :)
Bacioni !
http://duecuorieunapadella.blogspot.it/
...fatto...grazie per esservi uniti a me e spero di rileggerci.
EliminaCiao
Che angoscia questi versi Pino… per fortuna è solo un incubo… ma purtroppo veri però… per alcune persone che vivono queste terribili sensazioni sulla loro pelle… quando ormai è troppo tardi.
RispondiEliminaBuon w.e. Pino, ciao
Scusa Betty...per l'angoscia...ma era proprio quella che provavo!
EliminaCiao
Terribilmente realista...
RispondiElimina...come tutti gli incubi che si rispettino!
EliminaCiao
Ciao Pino, sono tornata a rileggere la tua poesia. Alcune considerazioni le ho scritte sotto il tuo commento sul mi blog.
RispondiEliminaAggiungo che è di una tristezza infinita, verrebbe dA allungare una mano e cercare di fermare questa caduta, fermare la disperazione e alla fine quell'impatto è un pugno in pieno viso.
Poesia tristissima e bellissima. Buon fine settimana.
Antonella
Grazie Antonella della tua sensazione.
EliminaCiao
Pino, mi è venuto un dubbio. Hai visto, vero, il commento che ti ho lasciato sul post "E siamo alla premiazione"?
RispondiEliminaSì Ambra ...scusa ma come vedi sto rispondendo in una unica carrellata a tutti i vostri commenti lasciati negli ultimi giorni...
EliminaGrazie a te ancora...ciao
Ciao Pino, all'inizio credevo volessi esprimere un tuo stato d'animo e mi preoccupavo. Per fortuna che poi si trattava solo di un incubo. In ogni caso penso che uno, gettandosi da quell'altezza, possa vermente pensare a tutto quello che hai espresso con maestria. Buona serata e spero che certi incubi non assalgano anche me.
RispondiElimina...ahaha te lo auguro Elio!
EliminaCiao
Mi hai fatto rabbrividire...
RispondiElimina...scusami anche tu...
EliminaCiao
Scusate...era davvero "solo" un incubo...
RispondiEliminaAppena sveglio ho voluto esternarlo per liberarmene...è stato veramente angosciante!
Avevo scritto dapprima fino ai ......(puntini)
poi ho pensato che potevo essere frainteso e ho descritto ...il risveglio dall'incubo... cosicché fosse tutto a voi chiaro.
Ciao e scusate...tornerò a rispondere ad ognuno di voi...
Un giardino pensile è in qualche misura un'immagine forte, è un giardino sospeso, costretto, delimitato.
RispondiEliminaAvevo letto una tua poesia nel blog di Paola, mi aveva colpito molto e ora sono venuta a cercare le altre.
Sara!
Per fortuna era solo un incubo, perché le immagini che scaturiscono dai tuoi versi sono veramente di forte impatto.
RispondiEliminaCiao Pino, posso dire che la paura è venuta solo perchè per fortuna si trattava di un incubo e l'hai descritto molto bene quando hai parlato di lacrime non piante e del nodo alla gola.
RispondiEliminaSe si fosse trattato di realtà purtroppo ti dico che non c'è paura, ma solo un enorme vuoto e il desiderio di trovare la pace.
Un abbraccio!