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PIERMARIO MOROSINI

Osservando una partita di calcio, si dovrebbe assistere ad uno spettacolo di vita!
Il dolore è pianto, il pianto è ricordo, il ricordo è saluto...ciao Piermario.

"Un sussulto dal sogno"
( A Piermario Morosini)


Foto da: Google - Piermario Morosini

A te...che sull'erba tracciata di bianco
hai corso da quando bimbo ancora eri
e lì hai cominciato a sognare giocando.
A te...che su quel rettangolo di gioco
prodigandoti hai iniziato a gioire
...spesso alla vita esultando.
A te...che il sogno era ormai a portata di mano,
con gli spalti ad acclamare il tuo nome,
eri ancora lì a fluire per non renderlo effimero, vano.
A te...che in uno scatto atletico
sobbalzando...una...due...tre volte, ti sei accasciato
sull'erba bagnata del prato come un puledro di razza
che in quella sua ultima corsa è caracollato...

           E fu subito disperazione tra i compagni di emozioni
           e sacrificanti sportive dedizioni.
           E  fu subito silenzio per quelle ugole di esaltazioni
           incitanti al combattimento agonistico
           o madri di cori irrispettosi alle discriminazioni.
           E fu subito disperazione tra i tuoi pensieri...
           E fu subito silenzio tra le tue fantasie,
           le tue aspirazioni, le tue giovanili emozioni.
           E fu subito annullata la tua vita
           e immediatamente soppressi i tuoi sogni.

       " Tutto fu spento, come i riflettori a fine partita
           Tutto fu calato, come il sipario a fine recita degli attori
           Tutto fu azzittito, come il concerto appena concluso
           Tutto fu disperatamente reale com'è la vita."

A...te che per “poco” sarai delle curve i cori
per “molto” spero, sarai esempio
agli ingordi di avidi successi o introiti monetari.
A te...che ora più non corri
...corri nelle menti e nei cuori dei nostri figli
che iniziano a correre su un rettangolo verde di prato,
oppure no, ma di bianco certo tracciato,
affinché tracciare possano il loro sogno anelato
senza però mai che un giorno possa venir loro
con un sussulto...il sogno...effimeramente assassinato.

Aprile 2012
Pino Palumbo

                                                                                                                 

Commenti

  1. Ciao Pino. Grazie della tua visita e del commento.
    Si, la Miriam che commenta, a volte, da Gianna sono io.
    Però ... hai un bellissimo blog e scrivi versi bellissimi.
    Io amo la notte e starei sveglia per tutto il tempo a "gustarmela" ... ma al mattino non andrei poi al lavoro.
    Questa tua dedicata allo sfortunato Piermario è molto vera, sincera, sentita ... una ode stupenda a questo ragazzo che ha giocato tragicamente la sua ultima partita.
    Spero ardentemente che possa trovare un mondo diverso ovunque sia.
    Un caro saluto ... e alla prossima! KISS!

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    Risposte
    1. Grazie per i tuoi complimenti...per il resto non aggiungiamo altro! Ciao e a rileggerti presto.

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  2. MOlto toccante, anche perché si percepisce il tuo alto senso di paternità. Un abbraccio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Dobbiamo sempre augurare il miglior futuro ai nostri ragazzi...figli e no. Ciao paola.

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  3. Ciao,
    purtroppo io non posseggo un blog, comunque ho letto il tuo recente commento sull'Angolo e ho apprezzato il pensiero.
    A rileggerti.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Spero tu venga a leggermi e lasciarmi le tue considerazioni ogni tanto. Ciao.

      Elimina
  4. La tua poesia è straordinaria... la pubblico un pò in giro, mica ti dispiace, vero?

    Comunque questa morte deve farci pensare a quanti soldi girano dietro ad una partita e a quanti effettivamente se ne spendano per la sicurezza di questi ragazzi... Sono una tifosa sfegatata del Napoli, e come tale per me il calcio è un divertimento... Ma per questi ragazzi? No, questo è il loro lavoro, e loro devono essere sicuri così come tutti i lavoratori devono esserlo... Già con quanto accadde a Cassano ho avuto seri dubbi sulla serietà delle visite mediche che fanno a questi ragazzi... Se una persona ha un'anomalia al cuore dalla nascita come fate a non accorgervene se viene sottoposto a continui controlli? E con Morosini ho ancora più dubbi riguardo la sicurezza in campo... Lui è caduto tre volte... già in queste condizioni questo sforzo è stato micidiale, l'arbitro ha fermato il gioco solo dopo che non si è rialzato più, e i medici in campo sono entrati solo dopo il fischio dell'arbitro... Si vedeva che non stava fingendo e che era svenuto (o già morto non si sa)muovetevi no? E dell'ambulanza? Ne vogliamo parlare? Ribadisco magari doveva andare così e non serviva avere nemmeno il 100% delle sicurezze in campo ma non si può rischiare sempre così... Questi ragazzi (a volte molto piccoli anche) seguono un sogno e non possono morire così!

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    Risposte
    1. No non mi spiace (magari fammi sapere dove...con un messaggio o comunicandomi i link) apprezzo molto...per il resto approvo quanto mi scrivi e...non aggiungo altro!!! ah approvo tutto tranne il tuifo Napoli, anche se sono simpatizzante della tua squadra. Ciao.

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  5. Bravo Pino ,una bella poesia...hai reso omaggio a questo povero ragazzo che se ne andato ingiustamente!
    Ciao e a presto!

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    Risposte
    1. E' proprio quello che denuncio celatamente nell'ultimo verso. Grazie di essere passata e a rileggerti. Ciao.

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  6. Caro Pino, i tuoi versi sono una forza, come era una forza quel ragazzo.
    Secondo me, l'impegno agonistico andrebbe un po' più diluito nel tempo, dando modo all'atleta di potersi ricaricare in modo corretto, senza eccedere nello stress.
    E' ovvio che i controlli vanno fatti periodicamente e con scrupolo, trattantosi di sportivi professionisti.
    Un caro saluto.

    RispondiElimina
  7. versi profondi e sinceri,volti ad afferrare il senso dell'incertezza e della fatalità...ma sarebbe anche giusto porsi delle domande.
    Quante morti bianche ci sono nello sport?
    Sarebbe più opportuno andare a fondo ,per evitarle....non serve mica tanto...solo esami più approfonditi e più rispetto per il corpo.
    Lu

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    Risposte
    1. Sì ero commosso mentre scrivevo...e lo so che non serve a molto! Sarebbero altre le cose che servirebbero, ma a nessuno o a pochi, converrebbe intraprendere certe direzioni. Ciao.

      Elimina
  8. Grazie Pino di essere passato da me, mi ha fatto molto piacere.
    Le tue poesie sono davvero belle e profonde.
    Commovente questa dedicata al giovane giocatore scomparso prematuramente.
    A presto
    Sabrina

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie a Te di essere venuta a leggermi. Spero di leggere altri tuoi commenti. Ciao.

      Elimina
  9. La morte di un giovane su un campo da gioco è assurda ed ha sconvolto tutti, dai più piccoli ai più grandi e tu con la tua sensibilità hai tradotto il tuo sgomento in splendidi versi.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì...ho già scritto tutto sulla poesia e non aggiungo altro! Grazie Rita. Ciao.

      Elimina
  10. si sente la tua sensibilità di padre con l'accorato sguardo verso un ragazzo morto tragicamente,molte le domande che ci poniamo noi,ma che forse dovrebbero porsi con più serietà coloro che gravitano nel campo dello sport agonistico e non.Buon pomeriggio Pino

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Come hai potuto leggere dai miei versi...sono daccordo con te. Grazie. Ciao.

      Elimina
  11. Mi hai fatto commuovere...
    Morosini era di Bergamo, la città in cui vivo e mio marito e mio suocero sono ex giocatori di calcio per cui abbiamo sentito profondamente questa perdita.
    Grazie.
    Vaty

    RispondiElimina
  12. questa l'avevo letta ed è splendida ..non so se era un mediano ....ma gli lascio come pensiero la canzone di liga....

    https://www.youtube.com/watch?v=EtkPOyFACCQ

    RispondiElimina
  13. Bellissimi i tuoi versi... Ho seguito tutta la sua storia, un pensiero per la moglie e i suoi figli.

    RispondiElimina
  14. Grazie Barbara...grazie Ale per aver insieme a me rivolto a lui ad un anno ancora un pensiero.

    RispondiElimina

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Leggerlo sarà per me un piacere. Grazie.

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