Guardo gli occhi di mia madre
Che silenziosamente piangono
Un marito, un figlio, che non sa se rivedrà.
Guardo quelli di mia sorella
Che nel vuoto emozionale vagano
E al mio sguardo impotente, ritornano.
Guardo gli occhi verdi di mia moglie
Ed il loro sguardo disperato
Che supplicano e domandano,
Ma sanno che risposte non avranno.
Guardo gli occhi belli di mia figlia,
La paura ne ha cancellato la purezza;
Una lacrima resta appesa alle loro ciglia
E mi investe tutta la loro tristezza.
Guardo, guardo i loro occhi
Primi piani delle telecamere;
Non importa la loro età
E nemmeno la nazionalità.
Sono ancora loro, le nostre donne,
Che straziate, soffrono con dignità.
Sì sono gli occhi di mia mamma,
Di mia nonna e mia figlia,
Di mia moglie e di mia sorella.
Non capiscono, ma sanno
Non conoscono, ma vedono
Non accettano, ma subiscono
Non vogliono, ma piangono
…E soffrono.
Scappa loro un dolce sorriso
E… si scusano.
8 marzo 2022
Pino Palumbo©
Emozionanti riflessioni in un periodo della nostra vita così assurdo: un periodo in cui c’è tanto bisogno di ideali, buoni sentimenti e di poesia che entri nel cuore.
RispondiEliminaSono contenta che tu abbia l’entusiasmo necessario a farti riprendere il blog. Vorrei tanto anch’io ma mi mancano idee e spunti : non riesco più
Ti auguro di continuare e chissà se anch’io .... tutto è possibile vero? Un abbraccio grande
Paola
Grazie Paola.
EliminaMi auguro che anche tu possa trovare la voglia di ricominciare a scrivere sul tuo blog.
Un abbraccio a te e un saluto a Saverio.
Emozionanti riflessioni in un momento così tragicamente assurdo in cui c’è tanto bisogno di buoni sentimenti, amore e poesia, quella che entra nel cuore
RispondiEliminaTi auguro di continuare e chissà che un giorno non torni anche per me il giusto entusiasmo
Sì dai che è possibile che succeda!
EliminaCiao
Sono proprio le donne a soffrire di più durante ogni conflitto . Se fosse per le donne le guerre non esisterebbero. Grande Pino, sono davvero felice di rileggerti. Ho già salvato la tua pagina sul mio elenco blog preferiti. A presto!
RispondiEliminaGrazie Mariella. Hai ragione sono le donne-e aggiungerei i bambini- a soffrire sempre nei conflitti. La tua è sempre rimasta tra i preferiti...un saluto
Elimina…e nessuna di loro vuole la guerra! Un abbraccio Valeria.
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