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C'ERA UNA VOLTA L'ITALIA



C'era una volta l'Italia ...l'Italia del gianduiotto, l'Italia della Sip, l'Italia degli elettrodomestici. l'Italia reclamizzata da una "città da bere". L'Italia artigiana, l'Italia della fantasia e dell'intraprendenza imprenditoriale. L'Italia della creatività in ogni settore; sia artigianale che sportivo, sia enotecnico che alimentare, sia agricolo che industriale, o musicale e artistico! L'Italia dei musei, dei palazzi d'arte, dei monumenti e delle spiagge. L'Italia delle "Piazze" e l'Italia dei centri storici; l'Italia dei "Parchi Nazionali" e delle riserve naturali.
C'era una volta L'Italia ...l'Italia che produceva, che cresceva ...l'Italia che viveva!
C'era anche una volta l'Italia del campionato di calcio, dove in una squadra potevano giocare massimo 4 giocatori "stranieri".
C'era una volta quell'Italia che stanno frammentando, sminuzzando ,frantumando ...svendendo!

C'era una volta l'Italia... e ora non c'è più!

Ora c'è un'Italia "invasa" commercialmente. Un'Italia colonizzata da Aziende francesi, tedesche, americane, ma soprattutto cinesi.
In un periodo storico come questo in cui sarebbe necessario nazionalizzare le Aziende per produrre, commercializzare e vendere nel nostro territorio, ma anche (e soprattutto) esportare i "marchi italiani" riportandola quindi a quel prestigioso, recente passato, non possiamo accettare e permettere che le "nostre" Aziende vengano acquistate da multinazionali straniere, portandoci via la nostra creatività, capacità produttiva, snaturalizzandole. E non possiamo neppure continuare a permettere che "ci rubino i geni...le nostre menti!" che vanno a fare ricerca in altri paesi contribuendo al loro sviluppo.
In questo periodo c'è soprattutto la necessità di produrre sviluppo qui in Italia e "svendendo le nostre Aziende" non lo creiamo. Sì, lo dobbiamo creare qui "in casa nostra", perciò quelle poche aziende che ancora "sventolano bandiera italiana" non bisogna permettere che espatrino in quei paesi dove è concesso fare ancora impresa, senza essere sommersi da una tassazione che fa schizzare alle stelle i costi di produzione e del lavoro con le conseguenze catastrofiche che conosciamo bene.
Anche il "globalizzatore" più incallito credo non possa accettare che i negozi dei nostri quartieri parlino sempre più straniero (e lo dico senza cadere nel razzismo! Il razzismo è ben altro), che nascano sempre più centri commerciali o ipermercati che offuscano il nostro commercio dandoci solo l'illusione di crescita, di progresso. Crescita e progresso per gli altri. Crescita e progresso per Aziende NON italiane, visto che i colossi di "questa bagarre commerciale" sono di proprietà di Società estere.

C'era una volta l'Italia! ...e quest'Italia dobbiamo difenderla noi oggi, con i nostri comportamenti quotidiani, le nostre scelte di ogni giorno, i nostri acquisti. E se questo vuol dire diventare "nazionalisti" ...sì un pochino diventiamolo! Se questo vuol dire andare verso "l'anti europeismo"...sì un pochino andiamoci!

I nostri governanti di turno (di seguito solo "Loro"), pensano solo alla "globalizzazione" perché se non ci si globalizza...si è fuori dai giochi! Se non ci si globalizza gli interessi internazionali politico-economici vengono rivolti verso "altri lidi"! Ebbene che così sia! Si rivolgano pure verso altri lidi...e che lascino che almeno le nostre spiagge rimangano NOSTRE! Le spiagge che "loro" hanno messo in vendita! ...pure quelle sì! "Loro" mettono in vendita (a volte anche solo in affitto) perfino le nostre piazze e lasciano che famelici divoratori d'arte altrui acquistino le nostre opere, monumenti, dipinti, depredandoci di uno dei nostri tesori; quello che il nostro paese ha sempre ostentato con orgoglio in tutto il mondo: L'ARTE! 
"Loro" stanno permettendo tutto ciò, "Loro" che nello stesso tempo proclamano a gran voce che l'Italia di deve ..."destare"! E così invece la mettono in ginocchio. E mettono in ginocchio tutti noi, anche solo nell'atto di pregare, ...e non solo!

C'era una volta l'Italia... e vogliamo che ci sia ancora! 

Che ritorni a rifiorire nelle costruzioni, nell'agricoltura, nell'industria, nello spettacolo.  Quell'Italia che lavora e, instancabile, produce. L'Italia che ad agosto parcheggia le auto fuori dai cancelli delle fabbriche con le valige sui portabagagli e al suono della sirena di fine turno, parte con le famiglie a bordo per le meritate e agognate ferie al mare o per andare ..."giù al paese".

...L'Italia con la sua fantasia spiccata, che tutto il mondo ci invidiava!


C'era una volta l'Italia... restituitecela!

Pino Palumbo                                                                                                              Immagini da: Google

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Commenti

  1. E' pensiero generale che nel nostro paese, quanto prima, ci sia una ripresa economica in tutti i settori, assai demotivati, in questo lungo periodo di crisi
    Buona serata e un saluto,Pino, silvia

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    1. È davvero diventato lungo questo periodo di crisi.

      Grazie Silvia.
      Buona domenica

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  2. Caro Pino, quanto reale è il tuo post!!!
    Con rammarico devo proprio ammetterlo che è tutto così.
    Tomaso

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    1. Questo post voleva essere una fotografia della nostra Italia odierna...

      Ciao caro Tom.
      grazie

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  3. Amarezza, tanta tanta amarezza.
    Tra non molto, di questo passo, anche su quelle poche aziende sulle quali sventola ancora il tricolore, verrà issata la bandiera bianca, simbolo di resa.
    Senza condizioni.

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    1. Io spero di non vederne più di bandiere bianche sui tetti delle nostre aziende.

      Ciao e grazie per le tue considerazioni.

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  4. Quanta amarezza e tristezza provo leggendo questo tuo appello...già perchè parli di una realtà ormai tangibile....anch'io vorrei tanto ritrovarla quell'Italia... "L'Italia con la sua fantasia spiccata, che tutto il mondo ci invidiava" per citare parole tue...."la speranza è sempre l'ultima a morire" si dice...be' crediamoci ancora !!! Buona serata a te, Stefania

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    Risposte
    1. L'amarezza è tanta e la speranza si sta esaurendo!

      Grazie.
      Buona domenica Stefania.

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  5. Ciao Pino,
    lasciami dire che hai scritto un post molto interessante e che condivido in pieno.
    "C'era una volta l'Italia"... ma potrebbe tornare ad esserci se verranno recuperati i valori veri della vita, compromessi dall'ambizione sfrenata, dalla strafottenza e dal cinismo!
    Un cordialissimo saluto e a presto!

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    Risposte
    1. Spesso il cinismo, l'ambizione e l'arroganza, sono nascosti dal miraggio del progresso.
      Quest'ultimo però non sempre è sinonimo di benessere e in suo nome vengono sacrificati i veri valori della vita.
      Ciao Antonio.
      Grazie per la tua condivisione.
      Buona domenica.

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  6. Penso anche io che quando avremo la volontà di riprendere in mano la nostra dignità di persone riconoscendo i valori "sacri" che la contraddistingue appunto la persona, riusciremo di riflesso a riprenderci in mano questa nostra Italia, con tutti i pregi che l'hanno contraddistinta in passato. ciaoooooo e buona domenica

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    Risposte
    1. Usi una parola che mi è sfuggita nel post, come è sfuggita anche agli amici che fin qui hanno commentato:
      VOLONTÀ.
      Concordo con te Carla, per riprenderci la nostra dignità, in fondo basta "solamente" ...un po di volontà.

      Buona domenica carla.
      un abbraccio.

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  7. Hai ragione Pino,
    oggi c'è un'Italia che non riconosciamo più, specialmente noi che abbiamo superato i quarant'anni.
    Chissà se faremo in tempo a rivederla riabilitata, oppure migliorata.
    Un caro saluto e complimenti per la tua riflessione ;)

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    Risposte
    1. Beh! ...per ovvi e enne motivi, io spero proprio di fare in tempo!

      Ti ringrazio per i complimenti e ti auguro una buona domenica. A te e sl ...bradipo -; (

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  8. La misura della tragedia la offre la nostra classe politica e dirigente. Siamo guidati da banditi matricolati che "noi stessi", in assoluta buona fede, mettiamo in gioco venendone traditi ogni volta. Se vedi in giro c'è un popolo di bloggers animati da sensibilità, saggezza e buoni sentimenti, ma non solo nel web. Le belle persone esistono e si incontrano dappertutto. Io credo che sia il potere come è congegnato a corrompere anche gli animi più nobili e ben disposti, credo che rovini anche chi vi giunga con le più buone intenzioni. Ho votato un Renzi e me ne ritrovo uno irriconoscibile. A Roma ho votato un Marino che prometteva rivoluzioni, e continua ad assumere consulenti. Sono deluso e sfiduciato, ma anche convinto che se ci mettessero a te e a me in posti di responsabilità, con un milione d'euro l'anno in saccoccia, perderemmo tante delle nostre sacre convinzioni. Insomma, è dalla testa che bisogna fare pulizia. Buona domenica intanto.. basta brutti pensieri, almeno per oggi.. ;)

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    Risposte
    1. Sono d'accordo con le tue considerazioni Franco in linea di massima.
      E' vero che anche chi è armato di buoni propositi e chi possiede "animi nobili e ben disposti, possono essere rovinati dal potere" come tu scrivi.
      A me piace essere schietto e diretto e a volte per questo divento impopolare, ma anche in questo caso lo farò e ti dico che non credo però che le persone che tu citi facciano parte di quelle "d'animo nobile e ben disposte". Io penso proprio che, nel caso di Renzi, la sua nomina è stata "decisa e costruita" prima del "sacrificato" Bersani...ma ci dilungheremo troppo trattando questi aspetti...Persiò concludo dicendoti che secondo me non hai trovato un Renzi irriconoscibile e diverso da quello che avevi votato, ma HAI VOTATO UN RENZI CHE SI E' FATTO VEDERE DIVERSO DA QUELLO CHE E'!
      Questa è una mia personalissima opinione....

      Ciao Franco.
      Un saluto e a presto.

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  9. ..ma troppo forte! C'ho fato caso solo ora.. anch'io scrivo per Pagine!! Piccolo il mondo eh?!

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    1. Era "fatto caso" ovviamente, ma il refuso non ci suona male.. eheh

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    2. Sì Franco...il web sembra immenso! ...ma poi ci si ritrova spesso...dietro l'angolo di un blog o di una pagina google o sotto ad un commento!

      Ciao

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  10. Povera Italia !

    A parte i politici, pure noi comuni mortali abbiamo contribuito a questo scempio.

    Non va bene dare la colpa solo agli altri...

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    Risposte
    1. Non so se ti riferivi a me, Gianna, ma l'ho specificato: noi razzoliamo bene dall'esterno ma se mi riempi di soldi e potere potrei perdere facilmente il lume della ragione... ;)

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    2. Assolutamente no, Franco.

      Parlo degli Italiani in genere, per i quali è sempre colpa degli altri...

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    3. In effetti Gianna non davo la colpa "solo agli altri" ma innanzitutto alle istituzioni e, ovvio alla classe politica...tutte! NESSUNA ESCLUSA!
      Leggendo l'inciso centrale del mio post, noterai anche che esorto tutti noi al cambiamento e che quotidianamente cerchiamo di dare un'inversione di tendenza...

      Io non credo di far parte "degli italiani in genere" che dice che "è sempre colpa degli altri"; faccio parte di quegli italiani che vorrebbe cambiare le cose e sta con chi le vuole (vorrebbe) cambiare veramente, ma fino ad oggi non gliene è stata data la possibilità!
      Quindi, sono d'accordo conte ..."Povera Italia!"

      Un abbraccio.
      Ciao Gianna

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  11. Pino condivido quanto hai scritto. Ma questi politicanti che ci stanno massacrando da una vita, chi li ha scelti?
    Noi.
    Di tutto questo è pure colpa nostra. Allora bando alle ciance e proviamo a riprendercela questa Italia. Che il mondo ci invidiava.
    Lo so che sono una rivoluzionaria, lo so.
    Ti abbraccio.

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    Risposte
    1. Caspita ora ho letto che anche Gianna ha scritto qualcosa di simile.
      No Franco ,non mi riferivo a te. Te lo dico prima ;)
      Hai perfettamente ragione sul fatto che molti di noi potrebbero perdere la testa alla vista di tutto quel potere. Purtroppo visto gli esempi eclatanti...

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    2. ...questi politicanti chi li ha votati? Noi.
      ...NO...VOI!
      La mia risposta al tuo intervento Mari, è sintetizzata nelle risposte che ho già scritto sia a Gianna che a Franco e per evitare di ripetermi ti invito (se ti interessa) di leggerle.
      Ribadisco solo che il mio voto non è andato a chi ci governa, ma a chi vorrebbe cambiare davvero, facendo proposte concrete e mettendole in pratica in prima persona! Ma le risposte che ricevono sono nulle o addirittura boicottanti.
      Come vedi, un po rivoluzionario lo sono anch'io...più di quello che sembra...

      Non vorrei cara Mari che, visto l'argomento, questi dialoghi possano "inquinare" la stima che abbiamo gli uni degli altri. Scusa se faccio questa ipotesi, ma mi è già capitato e non vorrei succedesse ancora. Ecco perché non parlo quasi mai di politica nel mio blog, ma sono uno che si interessa (e spesso attivamente) molto alla vita politica, soprattutto a quella che ci riguarda da vicino.
      Io credo anche che se ogni tanto si tratti di politica nei nostri blog (che solitamente, almeno il mio, sono "adibiti" ad altri argomenti), lo si debba fare in assoluta serenità, senza la pretesa di "far cambiare idea agli altri", ma nell'assoluto rispetto delle ideologie e preferenze altrui. Poi ci si può trovare in disaccordo e allora ecco che si vengono a creare confronti costruttivi, come è giusto che sia!

      Un cordiale saluto.
      Buona giornata.

      Elimina
    3. Pino davvero, nessun intento di polemica da parte mia.

      Elimina
  12. Voglio estrapolare questa parte del mio intervento in risposta a Mariella, per metterlo ancora più in evidenza, affinché sia veramente chiaro a tutti!

    Non vorrei ...che, visto l'argomento, questi dialoghi possano "inquinare" la stima che abbiamo gli uni degli altri...faccio questa ipotesi, perché mi è già capitato e non vorrei succedesse ancora. Ecco perché non parlo quasi mai di politica nel mio blog, ma sono uno che si interessa (e spesso attivamente) molto alla vita politica, soprattutto a quella che ci riguarda da vicino.
    Io credo anche che se ogni tanto si tratti di politica nei nostri blog (che solitamente, almeno il mio, sono "adibiti" ad altri argomenti), lo si debba fare in assoluta serenità, senza la pretesa di "far cambiare idea agli altri", ma nell'assoluto rispetto delle ideologie e preferenze altrui. Poi ci si può trovare in disaccordo e allora ecco che si vengono a creare confronti costruttivi, come è giusto che sia!

    Un cordiale saluto.
    Buona giornata.
    ...a tutti!

    RispondiElimina
  13. L'Italia è come l'araba fenice, rinascerà.Quando i giovani sapranno recuperare lo spirito dei nostri vecchi, quelli che con dedizione e sacrificio questo paese l'hanno ricostruito. Pietra su pietra.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Aiutiamo i giovani a prendere coscienza allora...e avverrà la ricostruzione.
      Ciao Costantino e grazie per essere intervenuto.

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Leggerlo sarà per me un piacere. Grazie.

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