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CRONACA DI UN SUICIDIO


"Cronaca di un suicidio"


Giardino pensile
ad un metro dal cielo
a cento dalla strada
grigio l'asfalto
variopinto da piccoli
coriandoli colorati
le auto.

Il vento quasi gelido
mi raffredda l'anima
e mi scompiglia
della vita i ricordi
oltre ai grigi capelli
e alle emozioni
già defunte.

Chiudo gli occhi
e comincia il volo
ora l'aria è più violenta
sul mio viso
sui miei occhi sbarrati
e lacrimano;
la mente mia piange
il cuore mio duole
gli amori abbandonati
non son bastati
l'attimo è così lungo
o troppo corto
l'impatto sarà a breve
il grigio asfalto si avvicina
è ormai a un metro
ne sento d'umido l'odore...

Il buio improvviso
accogliente e avvolgente
nessun dolore
nessun urlo
solo l'odore d'umido
solo il sapore
delle umide lacrime
.........
che appena risveglio
dal sonno sento.

Seduto sul letto
tra lacrime e sudore
...il buio negl'occhi
...lo strazio nel cuore
...lacerata è la mente
...l'urlo in fondo alla gola
non ha trovato natural sfogo

...per l'incubo orrendo
appena vissuto.

Novembre 2012
Pino Palumbo
                                                                                                                  

Commenti

  1. scuote le viscere questa! un impatto allucinante...il potere delle parole può essere schiacciante.Molto bella e altrettato terrificante! bravo!!!

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    Risposte
    1. ...le ha scosse anche a me le viscere...il mio incubo! Ciao Marina

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  2. o mamma pino ....l'ho vissuto leggendo la poesia .....e senza paole sto....chi arriva a compiere un gesto simile ...trova in me il silenzio ..un silenzio dove nasconde il mio no fermo e deciso .....perchè non siamo noi che dobbiamo dire di no alla vita ...ci è stata regalata e donata ..e noi non possiamo buttarla via ......
    buon w.e. pino e spero che tu non abbia più questi incubi

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...fortunatamente non mi capitano spesso...
      Ciao.

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  3. Caro Pino, una profonda e sensibile poesia che annuncia qualcosa di tragico: Bella.
    Tomaso

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    Risposte
    1. no Tomaso...fortunatamente è solo il racconto di un incubo!
      Ciao

      Elimina
  4. Poesia che fa riflettere, purtroppo specchio del periodo che stiamo vivendo.
    Complimenti.
    A presto.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...spero non debba riflettere su questo argomento...era solo un incubo...vero...non finzione poetica
      Ciao

      Elimina
  5. Terribile la cronaca di questo suicidio per fortuna sognato e non vissuto. Ma le sensazioni oniriche sono state evidentemente tanto forti da ispirarti una splendida poesia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ....è stato proprio così Ambra...terribilmente forti!
      Ciao

      Elimina
  6. Pino..cosa duole l'animo tuo?
    Mi auguro che non sia un sogn "autodidatta" ma che sia solo sfogo dell'altrui pensiero....!?
    Ero lì a cercare di salvarti, intanto che leggevo questa tua angosciante poesia....

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Grazie Carla...niente di niente...è un periodo piacevole il mio
      Ciao.

      Elimina
  7. Era un incubo, meno male...
    Ho accompagnato il volo fino alla fine, nell'impatto avevo visto la liberazione... da tutto, da tutti.
    Sai, ad ogni omicidio di se stessi penso agli ultimissimi istanti, se c'è un pensiero ricorrente, un addio univoco; oppure il vuoto. Lo stesso vuoto che forse spinge ad un gesto così estremo.
    Oppure davvero in pochi istanti scorre tutta la pellicola della propria vita, e l'ultimo pensiero è un "the end", ormai irreversibile.
    Questo era un incubo, meno male...
    Ciao.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. eh sì...meno male!...anch'io ho pensato spesso come te...quale sarà l'ultimo pensiero!?!...per fortuna non sono in grado di risponderti...ahahah
      Ciao

      Elimina
  8. No dai, uno sfogo l'ha trovato, ti assicuro che con questa poesia l'angoscia che hai sentito per quell'incubo arriva tutta...
    Comunque sognare il suicidio è positivo sai?
    Il salto nel vuoto simboleggia il rifiuto di sottostare alle imposizioni, qualunque esse siano e da dovunque provengano...un atto di coraggio e volonta', ma solo se resta onirico!
    Buon weekend!
    Dony

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Beh meno male che mi scrivi qualcosa di positivo Dony...non sapevo che avesse un significato positivo
      Ciao e grazie

      Elimina
  9. Ti invito a passare nel mio blog per ritirare un premio.Buon fine settimana,
    OLGA

    RispondiElimina
  10. È la seconda volta che vengo a leggere questi versi.... Non trovo le parole per commentare ...posso dirti che mi fa stare male e mi mette in uno stato di immensa tristezza e angoscia...un argomento troppo crudo ! Hai descritto talmente bene e forse proprio per questo sto così male. Un abbraccio grande

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...uno di quegli incubi che sembrano reali...fanno stare davvero male!
      Tranquilla Paola...e mi dispiace aver suscitato questo!
      Ciao

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  11. A volte nella nostra psiche si annidano paure ancestrali di cui siamo inconsapevoli.
    E' spuntato il sole rallegrati!

    RispondiElimina
  12. Ciao, molto ben strutturato e toccante questo Blog..

    Ci uniamo ai tuoi lettori e se ti va puoi passare da noi e fare altrettanto :)
    Bacioni !

    http://duecuorieunapadella.blogspot.it/

    RispondiElimina
    Risposte
    1. ...fatto...grazie per esservi uniti a me e spero di rileggerci.
      Ciao

      Elimina
  13. Che angoscia questi versi Pino… per fortuna è solo un incubo… ma purtroppo veri però… per alcune persone che vivono queste terribili sensazioni sulla loro pelle… quando ormai è troppo tardi.
    Buon w.e. Pino, ciao

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Scusa Betty...per l'angoscia...ma era proprio quella che provavo!
      Ciao

      Elimina
  14. Risposte
    1. ...come tutti gli incubi che si rispettino!
      Ciao

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  15. Ciao Pino, sono tornata a rileggere la tua poesia. Alcune considerazioni le ho scritte sotto il tuo commento sul mi blog.
    Aggiungo che è di una tristezza infinita, verrebbe dA allungare una mano e cercare di fermare questa caduta, fermare la disperazione e alla fine quell'impatto è un pugno in pieno viso.
    Poesia tristissima e bellissima. Buon fine settimana.
    Antonella

    RispondiElimina
  16. Pino, mi è venuto un dubbio. Hai visto, vero, il commento che ti ho lasciato sul post "E siamo alla premiazione"?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sì Ambra ...scusa ma come vedi sto rispondendo in una unica carrellata a tutti i vostri commenti lasciati negli ultimi giorni...
      Grazie a te ancora...ciao

      Elimina
  17. Ciao Pino, all'inizio credevo volessi esprimere un tuo stato d'animo e mi preoccupavo. Per fortuna che poi si trattava solo di un incubo. In ogni caso penso che uno, gettandosi da quell'altezza, possa vermente pensare a tutto quello che hai espresso con maestria. Buona serata e spero che certi incubi non assalgano anche me.

    RispondiElimina
  18. Scusate...era davvero "solo" un incubo...
    Appena sveglio ho voluto esternarlo per liberarmene...è stato veramente angosciante!
    Avevo scritto dapprima fino ai ......(puntini)
    poi ho pensato che potevo essere frainteso e ho descritto ...il risveglio dall'incubo... cosicché fosse tutto a voi chiaro.
    Ciao e scusate...tornerò a rispondere ad ognuno di voi...

    RispondiElimina
  19. Un giardino pensile è in qualche misura un'immagine forte, è un giardino sospeso, costretto, delimitato.
    Avevo letto una tua poesia nel blog di Paola, mi aveva colpito molto e ora sono venuta a cercare le altre.
    Sara!

    RispondiElimina
  20. Per fortuna era solo un incubo, perché le immagini che scaturiscono dai tuoi versi sono veramente di forte impatto.

    RispondiElimina
  21. Ciao Pino, posso dire che la paura è venuta solo perchè per fortuna si trattava di un incubo e l'hai descritto molto bene quando hai parlato di lacrime non piante e del nodo alla gola.
    Se si fosse trattato di realtà purtroppo ti dico che non c'è paura, ma solo un enorme vuoto e il desiderio di trovare la pace.
    Un abbraccio!

    RispondiElimina

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Leggerlo sarà per me un piacere. Grazie.

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