Il Tuo pianto
come quello di una bimba
che ha perso il padre
Il Tuo pianto
come quello di una madre
che ha perso una figlia
La Tua disperazione
La Tua disperazione
Elevata dalla Tua supplica
Affinché ciò non fosse reale
La Tua disperazione
Innalzata dalla Tua implorazione
Finanche tutto non fosse veritiero
I Tuoi occhi
umettati dall’età e dal dolore
i Tuoi occhi
inariditi dalla sofferenza dell’ attimo
i Tuoi passi
lenti ed incerti che strascicano
l’affaticamento dell’ esistenza
i Tuoi racconti
così perduti ed antichi
rivelati e ripetuti senza ricordarne
l’ultima volta che li hai narrati
La Tua durezza
peraltro dolce
la Tua resistenza
mai abdicata
La Tua solidità
tuttavia amorevole
battagliera e combattiva
Ti esibisce comunque ancora
e anche ciò Ti farà ricordare
…tra un’ eternità.
A mia suocera Lucrezia
Pino Palumbo
Foto da Google: "Disperazione"
Scultura dell'Artista Eva Antonini
http://www.eva-antonini.com/
esatto... i particolari...
RispondiEliminaE' proprio vero...sono certi particolari che ricordiamo di alcune persone care. Ciao.
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